autunno 2022

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editoriale

IN VETTA AL MONDO

Correva l’anno 1947 quando la prima automobile stradale Maserati, chiamiamola pure granturismo, gittì per gli intenditori, la A6 1500, iniziava a rombare anche sull’asfalto di tutti i giorni, oltre che su quello delle piste.

Dieci anni più tardi, con la 3500 GT, quel concetto veniva saldamente ancorato al marchio del Tridente e da lì prendeva vita una tipologia di vettura sportiva che non ha mai smesso di affascinare i gentleman driver del mondo intero. In copertina e tra qualche pagina avete ammirato e leggerete di questo nuovo straordinario passo compiuto dalla storica azienda modenese, che accanto alle versioni con il tradizionale motore endotermico, battezzate Modena e Trofeo, propone la Folgore. Un esempio tutto italiano di gusto e tecnologia sopraffina, con numeri espressi che fanno sudare qualche concorrente tedesco, soprattutto alla prova della bilancia. Questa ennesima coupé della Maserati, ma continuiamo a chiamarla gittì, sancisce il raggiungimento di un nuovo straordinario traguardo per il marchio e per le granturismo italiane. Come lo stesso d’altronde accade con la Ferrari Purosangue, finalmente svelata nelle sue forme definitive e che ha letteralmente mandato in visibilio tutto il mondo degli appassionati che sì, si sarebbero aspettati un capolavoro dalla mano fatata di Flavio Manzoni, ma forse non se lo sarebbero immaginato così tremendamente sexy e con dati tecnici, anche in questo caso, in grado di spazzare la concorrenza. Altro che Ferrari suv, ma va là. Per non parlare della Utopia di Pagani, altro fulgido esempio di quanto la Motor Valley sia in grado di esprimere, pur con un “cuore” dai natali germanici, in termini di eccellenza assoluta. Che l’auto italiana, insomma, viva ancora, nonostante tutto, improvvise esplosioni di gloria ce lo dice l’attualità. Pensate alla rinascita del marchio Isotta Fraschini, che andrà a muso duro a duellare sulle piste di endurance, a partire proprio dalla 24 ore di Le Mans, con la appena svelata Ferrari 499P. Pensate alla Lancia, in procinto di risorgere. Eppure, purtroppo, non allo stesso modo va per l’editoria e a farne le spese ancora una volta è proprio questo straordinario magazine, AutoItaliana. Che, come già accadde nel lontano 1969, si mette in pausa. Chissà, magari momentaneamente. Fino a qui è stato un viaggio unico e indimenticabile. Grazie a ciascuno di voi per aver condiviso questo sogno.

David Giudici

sommario

Una vera gittì

Una vera gittì

Maserati: se EV fa rima con GT la Granturismo è il primo modello del tridente anche elettrico. La Folgore, così si chiama, affianca le versioni termiche Modena e Trofeo

Rewind

Rewind

Rileggiamo il passato. Per cinquant’anni, AutoItaliana ha trattato di motori e di motorsport: in queste pagine ripubblichiamo estratti degli articoli che hanno scritto la nostra storia

Forward

Forward

Sveliamo il futuro. Le eccellenze del nostro Paese raccontate attraverso le storie di uomini, aziende, oggetti, momenti e fatti che tengono alto il valore del Made in Italy nel mondo

REC

REC

AutoItaliana live. Quando il nostro mondo va oltre le pagine di questa rivista: eventi, manifestazioni, momenti d’incontro tra appassionati e i test drive delle novità

Monza dietro le quinte

Monza dietro le quinte

Tre giorni di corse, 350 mila persone, le Frecce Tricolori, l’aereo di linea intitolato a Enzo Ferrari, il Presidente della Repubblica. Erano pure i 100 anni dell’autodromo più antico del mondo (dopo Indianapolis)

Un signore della velocità

Un signore della velocità

Quarant’anni fa tondi, il primo successo in F.1 di Alboreto negli Usa. Reso immortale da quel bacio infuocato di Diana Ross

Sembra passato un secolo

Sembra passato un secolo

Un viaggio alla riscoperta dei momenti magici della storia del “Tempio della velocità” di Monza nei suoi primi 100 anni

Giorgetto Giugiaro

Giorgetto Giugiaro

Il “car designer del secolo”, il progettista di trecento prototipi e vetture di serie, dedica di nuovo tempo ai pennelli

Italian tour

Italian tour

Un modo tutto italiano per festeggiare un anniversario: belle auto, posti straordinari, cibo stellare. Un tour molto particolare...

Tazio no

Tazio no

Un viaggio della memoria guidato da chi Nuvolari l’ha seguito e inseguito praticamente per tutta la vita

Era sua

Era sua

La storia intima e personale dell’umile Fiat 508C che accompagnava Nuvolari in gita con la famiglia

Alla ricerca di Nivola

Alla ricerca di Nivola

Da più di trent’anni, tra Mantova e Rimini si corre una gara di regolarità intitolata all’Asso degli assi, il Gran Premio Nuvolari

Alejandro & Giulia

Alejandro & Giulia

Dai disegni sui libri di scuola alla direzione del Centro stile Alfa Romeo. E con una bella new entry in garage

Originale

Originale

Una replica non replica figlia della dedizione e dell’abilità di Manifattura Automobili Torino. In unico esemplare

Fuori dal coro

Fuori dal coro

Emergere e distinguersi. Da sempre sono due must per l’iconico marchio d’orologeria Hublot

La leggenda dello Scorpione

La leggenda dello Scorpione

Un evento ci offre l’opportunità d’indagare sulla comunità degli Abarthisti. E di capire come trasformare la passione in professione

Qui hanno lasciato il segno

Qui hanno lasciato il segno

L’Adi Design Museum ha debuttato con una proposta coerente, scientifica e divulgativa

Una storia bella

Una storia bella

In Corso Como a Milano, un tempo nascevano prelibati meccanismi d’orologeria italiana: Oisa è tornato in vita

editoriale

ASPETTANDO IL RINASCIMENTO

Pomigliano, 20 giugno 2022. È questo il giorno in cui, con l’entusiasmo dei ragazzini, varchiamo i cancelli dello storico stabilimento Alfa Romeo alle porte di Napoli, con un obiettivo preciso: costruire un esemplare “blu Misano” della Tonale. La prima suv compatta ibrida che segna un nuovo punto di inizio per il marchio italiano. Va bene, per non mettere un carico di ansia ai numerosi proprietari che ne hanno ordinato un esemplare, magari proprio blu Misano, confessiamo che in verità il nostro giornalista ha solo seguito passo passo l’intero processo costruttivo dell’ultima nata in casa Alfa Romeo, governato e supervisionato però, come dev’essere, dagli abituali responsabili di area. Perché è soprattutto sulla qualità che si sono concentrati gli sforzi costruttivi del primo nuovo prodotto del Biscione dall’ingresso nell’orbita di Stellantis. Un tema su cui sia il ceo del gruppo Carlos Tavares sia il boss del marchio Jean-Philippe Imparato hanno ripetutamente messo l’accento: “Alfa Romeo è una perfetta combinazione di emozione con attenzione al dettaglio, passione con tecnologia, passato con futuro”, dalle parole di Tavares; “Qualità e fedeltà del cliente sono per noi sempre al primo posto”, gli fa eco Imparato. La squadra è forte e affiatata, il team di lavoro quanto mai solido. C’è elettricità nell’aria, come sotto i cofani. L’aspettiva è alta per questa nuova ripartenza. Che abbiamo voluto celebrare, oltre che assemblando un esemplare della prima ibrida “con le nostre mani”, appunto, chiedendo anche al responsabile dell’exterior design della Tonale, Alexandros Liokis – con cui condivido una personale passione extra Alfa Romeo, ma questo è un altro tema – di disegnare la copertina del numero Estate 2022 di AutoItaliana, proposta per la prima volta in questi quasi tre anni dalla nostra rinascita in una doppia variante di colore. I collezionisti sono avvisati. Sempre a proposito di artisti, vi segnalo la meravigliosa storia di Alessandro Rasponi, magistralmente raccontata dalla penna di Matteo Sartori, e che i più attenti riconosceranno come l’autore della copertina con soggetto Gilles Villeneuve d’inizio anno. Al pari della commovente favola di Giorgio Terruzzi a tema “collezioni a premi per ragazzi” di metà anni 60, uno spassosissimo tuffo nel passato che ci proietta in un mondo in bianco e nero di cui fatichiamo oggi a riconoscere i contorni. Un mondo fatto di bellezza e di “dolce vita”, come quella del noto industriale Ferruccio Lamborghini che, in quei tempi, si dilettava a bordo di un particolarissimo Riva Aquarama, su cui abbiamo avuto il privilegio di salire per una cavalcata tra le onde del Lago d’Iseo.

David Giudici

sommario

Tonale Blu

Tonale Blu

Pomigliano, Napoli. Autoitaliana entra in fabbrica con un grande compito: costruire una delle nuove suv compatte Alfa Romeo. O, quanto meno, per seguire passo passo ogni stazione di produzione

Rewind

Rewind

Rileggiamo il passato. Per cinquant’anni, AutoItaliana ha trattato di motori e di motorsport: in queste pagine ripubblichiamo estratti degli articoli che hanno scritto la nostra storia

Forward

Forward

Sveliamo il futuro. Le eccellenze del nostro Paese raccontate attraverso le storie di uomini, aziende, oggetti, momenti e fatti che tengono alto il valore del Made in Italy nel mondo

REC

REC

AutoItaliana live. Quando il nostro mondo va oltre le pagine di questa rivista: eventi, manifestazioni, momenti d’incontro tra appassionati e i test drive delle novità

La scuola più bella del mondo

La scuola più bella del mondo

Quella dove ti insegnano a guidare sulla pista di Fiorano le Ferrari di ieri. E mica solo quella di Magnum P.I.

Chi vola vale

Chi vola vale

Sono veloci, leggeri, maneggevolissimi e raffinati: questi piccoli aerei da turismo che nascono in Puglia sono richiesti in tutto il mondo

Apriti Cielo

Apriti Cielo

“Sono una Maserati!”, sembra dire la nuova spider modenese, con un Tridente gigante tatuato sul cofano. Scopriamola

A domani

A domani

Con la Tonale già in vendita, il processo di rilancio dell’Alfa Romeo è pienamente iniziato. Parola di Jean-Philippe Imparato

Quindici sfumature di Alfa

Quindici sfumature di Alfa

L’esperto e il debuttante: sono i due piloti dell’Alfa Romeo C42 di Formula 1 per la stagione 2022. Li abbiamo intervistati

Una notte a Le Mans

Una notte a Le Mans

Ne succedono di cose in 24 ore: auto da competizione a quasi 400 all’ora in fondo ai rettilinei... È tempo di guidare

Splash!

Splash!

Intrecciata attorno al mogano di questo famosissimo natante, c’è la storia di tre grandi uomini

Distributori di sogni

Distributori di sogni

Un meraviglioso viaggio onirico riporta alla mente dell’autore ricordi che ci conducono dritti agli anni 60

Maria & Nataša

Maria & Nataša

Ci siamo messi all’inseguimento dell’Alfa Romeo di Maria Bussolati e NataŠa Grom Jerina durante l’ultima 1000 Miglia

Com’è andata a Villa d’Este?

Com’è andata a Villa d’Este?

Fuori dal tempo, fuori dal mondo, fuori soprattutto da ogni collegamento con la realtà. Trattasi di magia pura

Ev12olution

Ev12olution

La continuità tecnica immortalata di fronte all’Accademia Militare di Modena. Due Lamborghini, la 350 GT e l’Aventador

Il talento che parte dal cuore

Il talento che parte dal cuore

Dipinge la notte, Alessandro Rasponi, e soltanto soggetti legati alla sua terra. La sua arte è prima di tutto sentimento

Piano ottavo posto 207

Piano ottavo posto 207

Erano spesso capolavori architettonici le autorimesse urbane terra cielo; ora sono delle rarità, testimoni di un tempo lontano

Moss... tro

Moss... tro

Si ispira a un desiderio del celebre Stirling. Ma la Mostro Barchetta Zagato powered by Maserati guarda al futuro. Con 630 CV

editoriale

Acquerello italiano

Sveglia all’alba, profumo di olio e benzina, panorami mozzafiato, adrenalina a fiumi. L’abbraccio del pubblico ovunque, sorridente e caloroso. La 1000 Miglia è unica e ineguagliabile. Vuoi perché la gara si snoda lungo le strade del Paese più bello del mondo, vuoi perché solo in Italia può accadere che circa settecento tra i più importanti collezionisti di auto storiche al mondo si prendano a sportellate per essere ammessi alla sua rievocazione. Quest’anno siamo alla 40a edizione, contro le 24 della Coppa 1000 Miglia, la corsa originaria di velocità, disputata tra il 1927 e il ’57 e nata per volere di quattro giganti del motorismo. In rispettoso ordine alfabetico: Giovanni Canestrini, Renzo Castagneto, Aymo Maggi, Franco Mazzotti. Uomini che hanno reso il marchio della Freccia Rossa un simbolo del Paese e consacrato alcuni dei suoi vincitori e protagonisti al ruolo di icone immortali. Tipo quel Nuvolari e i suoi sorpassi nel buio, oppure Moss e il suo record che fa ancora strabuzzare gli occhi, o ancora Portago e la sua Ferrari che ebbero un destino maledetto per le corse di velocità su strada, e ancora Ascari, Biondetti, Castellotti, Fangio, i fratelli Marzotto per dare un’ultima pennellata di colore sul passato che troverete ben raccontato tra le pagine di Auto Italiana riprodotte poco più avanti. Oggi “la 1000 Miglia è una piattaforma di comunicazione straordinaria”, per dirla con le parole di Alberto Piantoni, prima di tutto alpinista appassionato e da sei anni in vetta all’azienda che governa “la corsa più bella del mondo”, detta questa volta con le parole del Drake. Archiviate le restrizioni pandemiche, nel ’22 si riparte a tutto gas e con rinnovate ambizioni. Da Brescia a Roma a Brescia, tornano a sventolare in numero impressionante le bandierine rosse che caratterizzano uno degli eventi più significativi del Paese. In questo volume celebrativo di questa meravigliosa manifestazione, AutoItaliana ha voluto approfondire che cosa ci riserverà il futuro parlando sia con il presidente di Ac Brescia Aldo Bonomi sia con la presidente di 1000 Miglia Srl Beatrice Saottini. Ma abbiamo voluto incorniciare i ricordi anche di chi ha messo dieci sigilli su questa gara, il pluridecorato Giuliano Canè. E poi carezzare in un viaggio virtuale i luoghi patrimonio Unesco toccati dalla Freccia Rossa. Abbiamo inoltre voluto rivelarvi i segreti di come si disegna il percorso della gara, anno dopo anno, e raccogliere le testimonianze di chi, ancora vivo, ha nella mente lucidi i fotogrammi della 1000 Miglia di velocità. Oggi questo avvenimento è un mix unico di passione, glamour, cultura e storia. Negli anni hanno preso il via celebrità da ogni angolo del pianeta e provenienti dai mondi più svariati: cinema, spettacolo, sport, musica e altro. Perché la 1000 Miglia è unica e ti resta dentro per la vita. Un acquerello dell’Italia più bella che si imprime per sempre nella memoria di chiunque abbia la fortuna di correrla almeno una volta.

David Giudici

sommario

Rewind

Rewind

Forward

Forward

Per sempre 1000 Miglia

Per sempre 1000 Miglia

Mister ottomila

Mister ottomila

Vincere non è importante

Vincere non è importante

Registro di classe

Registro di classe

È qui la storia

È qui la storia

Perle rare

Perle rare

Tutte le strade riportano a Brescia

Tutte le strade riportano a Brescia

Capolavori tra i capolavori

Capolavori tra i capolavori

Celebrities

Celebrities

Io c’ero

Io c’ero

Rec

Rec

editoriale

ASPETTANDO IL RINASCIMENTO

Un’Alfa Romeo, una Ferrari e una Lancia, che c’entrano però poco o niente con Arese, Maranello e Chivasso, sono interpreti avanguardiste di questa copertina del numero 11 di AutoItaliana. Sono quasi dei cloni. Delle replicanti, anzi. Vediamo di capirci di più. In un’epoca in cui l’automobile è, come mai prima in oltre 130 anni di storia, oggetto di una radicale trasformazione – e non solo ecologica, beninteso – registriamo la nascita di fenomeni inediti. Mutuando termini cari alla fantascienza, è quasi come iniziassero a essere avvistati sulle strade sorte di androidi, cyborg o replicanti appunto. Esseri meccanici ispirati a qualcosa di “esistente”, ma in realtà artificiali. Insomma, cercando di rimettere i piedi per terra, è quasi come se in un mondo dell’automobile che guardando avanti non ci porta a intercettare prospettive granché incoraggianti o rosee – e questo è anche un po’ figlio dell’umana atavica resistenza al cambiamento – trovassimo invece conforto nel riconoscere forme e concetti a noi cari, che riconducono al passato. E così quelle strane Giulia GT, Testarossa e 037 reinterpretate ci donano benessere. Ci ispirano. Riattivano la nostra passione, persino. Qualche settimana fa chiacchierando con l’amico designer Carlo Ludovico Borromeo, autore delle linee della Lancia Delta Futurista di Eugenio Amos – soggetto di copertina del n. 4 di AutoItaliana – ci siamo trovati concordi nel pensare che è sempre all’alba delle imminenti rivoluzioni che si registrano picchi di grande decadenza. Anticipatori però di floridi periodi di rinascita, solitamente. Pensate al post Medioevo. Ancora oggi è vero nascono automobili straordinarie, basti uno sguardo alla produzione della Motor Valley – la SP3 Daytona è l’esempio per tutti! – però registriamo una moltitudine di esercizi che sono legati a doppio filo alla tradizione, alla nostalgia, alla voglia di riassaporare emozioni di ieri attualizzate con la tecnologia di oggi. In estrema sintesi: se quello che di nuovo ci propone il mercato non è esattamente ciò che desidera l’appassionato, ecco allora le restomod, oggetti con il carisma delle icone del passato però resi moderni, eccitanti e godibilissimi, per diventare oggetti di culto contemporanei. Appassionatevi approfondendo le storie straordinarie della Totem GTSuper di Riccardo Quaggio, della Kimera Evo37 di Luca Betti e della Testarossa di Officine Fioravanti. Ne rimarrete affascinati. “The Eightes are back and they are faster then ever”, si legge tra quelle righe. Certo, sempre aspettando un nuovo Rinascimento.

David Giudici

sommario

Le replicanti

Le replicanti

Auto che appartengono tanto al passato quanto al presente. Storie differenti con in comune una chiara visione del futuro: sono i tre sogni (realizzati) di altrettanti giovani fabbricanti di nostalgia

Rewind

Rewind

Rileggiamo il passato Per cinquant’anni, AutoItaliana ha trattato di motori e di motorsport: in queste pagine ripubblichiamo estratti degli articoli che hanno scritto la nostra storia

Forward

Forward

Sveliamo il futuro Le eccellenze del nostro Paese raccontate attraverso le storie di uomini, aziende, oggetti, momenti e fatti che tengono alto il valore del Made in Italy nel mondo

REC

REC

AutoItaliana live Quando il nostro mondo va oltre le pagine di questa rivista: eventi, manifestazioni, momenti d’incontro tra appassionati e i test drive delle novità automobilistiche

Espressione straordinaria

Espressione straordinaria

Quella della Pirelli, che ha fatto sempre scuola anche per l’approccio originale alla comunicazione, spesso trascendendo dal prodotto. Una storia lunga 150 anni, che ripercorriamo esplorando gli archivi della Fondazione

Lamborghini Huracán STO

Lamborghini Huracán STO

Nella sua Bergamo, Tomaso Trussardi ci guida alla scoperta delle ragioni e dei sentimenti che l’hanno spinto a scegliere la V10 di Sant’Agata

I magnifici sette

I magnifici sette

Analizzando la “top 100” dei collezionisti di auto storiche al mondo, qualche cognome suona italiano

Do you know Mario (Andretti)?

Do you know Mario (Andretti)?

Nell’intimità della sua casa negli Usa, un viaggio intenso tra i ricordi lucidi di una vita di corse e di ineguagliabili successi

Il prete che sussurrava ai piloti

Il prete che sussurrava ai piloti

Lettere, documenti fotografie: è l’eredità di Don Sergio Mantovani, gelosamente custodita in una parrocchia di Modena

Mario Biondi

Mario Biondi

Chi l’avrebbe mai detto che questo gigante (della musica, e non solo) fosse ossessionato dalle Mercedes classiche?

A volte non ritornano

A volte non ritornano

Isotta Fraschini, probabilmente la Casa automobilistica che vanta i più numerosi tentativi di rinascita. Tutti falliti

L’era glaciale

L’era glaciale

È tornato The Ice, l’esclusivo concorso d’eleganza sul laghetto ghiacciato di Sankt Moritz. E noi c’eravamo

Una vita che ne contiene due

Una vita che ne contiene due

Dal bagagliaio di una vecchia Taunus riaffiorano i ricordi di Gabriella Crespi, la designer milanese che incantò il jet set

Datemi un martello

Datemi un martello

Dimenticata per trent’anni in un’officina, poi abbandonata in un casale: ecco la storia di un’auto speciale (per noi)

1972-1992

1972-1992

L’anniversario “rotondo” rinsalda e fortifica la collaborazione tra Porsche Design e la Porsche di Zuffenhausen

editoriale

IL PIÙ GRANDE TRA I GRANDI

Sono spietate le regole per guadagnarsi l’immortalità nella F.1. Occorre aver dimostrato un talento soprannaturale, ma questa è la parte più comune, aver dato spettacolo incantando le folle con acrobazie al limite dell’umana immaginazione – e spesso anche del savoir faire – e, in ultimo, aver fatto una brutta fine. Quanti nomi ci saltano alla mente. Non li elenco qui perché non è questo il tema e per non far torto a nessuno. Ricordo ancora come fosse ieri l’8 maggio 1982. Avevo 11 anni e già all’epoca mi era capitato di bazzicare l’Autodromo di Monza. Sin dai tempi in cui correvano le Tyrrel P34 a sei ruote, come dimenticarle. Insieme alle Lotus John Player Special e alle Ferrari, naturalmente. Su di me, come su gran parte dei fan del Circus dell’epoca, quel giovane sconosciuto venuto dal Canada, con la faccia buona, i modi gentili e un piede che più pesante non si può, arrivato per sostituire il gigante Lauda, sortì un effetto seduttivo mai provato. Gilles era Gilles. Il prediletto. Lo era soprattutto per Ferrari, che non era solito lasciarsi andare a debolezze nei confronti dei piloti, ma che per lui, dopo l’iniziale freddezza, ebbe un moto d’affetto e d’ammirazione mai visti e mai più replicati. Il Drake arrivò a paragonare Villeneuve a Nuvolari, ritenendolo il suo erede naturale, insomma il più grande tra i grandi. Impossibile dimenticarlo. Impossibile non dedicargli la prima copertina con un volto umano di AutoItaliana che, al suo numero 10, vuole lasciare impresso un ricordo del gigantesco campione, il cui nome torna d’attualità con la nascita del quinto figlio di Jacques che omaggia la memoria del papà a 40 anni spaccati dalla scomparsa. Noi abbiamo messo in fila una serie di contributi di colleghi anch’essi fuoriclasse, imperdibili per chi a Villeneuve ha voluto bene e lo porta ancora dentro di sé. Un grazie di cuore va da parte mia allo straordinario Alessandro Rasponi, che ha un’umanità fuori del comune, e una capacità rara con il pennello. Il suo ritratto di Gilles in copertina è un’opera unica, inedita, straordinaria. Lo specchio del suo talento. Torneremo presto a parlare di lui. Le altre storie di questo numero trattano poi della solida collaborazione tra Aston Martin e Zagato, prolifica ancora oggi. Tornando al mondo delle corse, abbiamo fatto un’incursione alla tappa di Monza del Wrc per raccontarvi il mondo del rally contemporaneo, abbiamo registrato il battito di Tomaso Trussardi alle prese con una Ferrari 488 GTE su un impegnativo circuito di F.1 e, per chiudere, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Rebecca Busi, la più giovane italiana ad aver disputato la Dakar Classic. Ancora in tema di fuoriclasse abbiamo voluto ricordare Pio Manzù, appena spenti i riflettori dello scorso anno sui 50 anni della sua 127. Abbiamo ripercorso le gesta della storica Osca, nata per volere dei fratelli Maserati e magistralmente raccontata dall’amico Carlo Cavicchi. E abbiamo infine trascorso qualche ora con Massimo Bottura. Istrionico talento nel sedurre gli astanti, non soltanto creando sogni per i loro palati.

David Giudici

sommario

Il prediletto

Il prediletto

Gilles Villeneuve, è chiaro. L’uomo, il pilota, il mito e i momenti che l’hanno reso tale. Quaranta pagine con le testimonianze dirette e inedite di chi l’ha frequentato. Quaranta, come gli anni da cui ci manca

Rewind

Rewind

Rileggiamo il passato Per cinquant’anni, AutoItaliana ha trattato di motori e di motorsport: in queste pagine ripubblichiamo estratti degli articoli che hanno scritto la nostra storia

Forward

Forward

Sveliamo il futuro Le eccellenze del nostro Paese raccontate attraverso le storie di uomini, aziende, oggetti, momenti e fatti che tengono alto il valore del Made in Italy nel mondo

REC

REC

AutoItaliana live Quando il nostro mondo va oltre le pagine di questa rivista: eventi, manifestazioni, momenti d’incontro tra appassionati e i test drive delle novità automobilistiche

È il mondiale rally bellezza!

È il mondiale rally bellezza!

L’ultimo atto del Wrc va in scena in Italia, a Monza (e dove sennò) e sulle strade di una Lombardia normalmente silenziosa e chiusa, e consegna a Sébastien Ogier il titolo iridato. Ve lo raccontiamo alla nostra maniera

Inseparabili

Inseparabili

Cosa ci fanno quattro Aston Martin su AutoItaliana? Facile: sono il manifesto perfetto della storica collaborazione tra Newport Pagnell e la Zagato

Vita di Pio

Vita di Pio

Giosuè Boetto Cohen ci racconta la storia di un uomo che poteva cambiare il (suo) mondo: Pio Manzù

Correre per ispirare

Correre per ispirare

Una pista di F.1 tra le più veloci al mondo. Una Ferrari GTE da portare al limite. E due protagonisti... molto speciali

Una grande storia bolognese

Una grande storia bolognese

Per due decenni, dal 1947 al 1967, dalla officina della Osca sono uscite piccole auto da corsa velocissime e vincenti

Il Massimo

Il Massimo

La cucina, il territorio, l’arte, le auto: così Bottura vive al Massimo. La prossima sfida: rilanciare il Cavallino

E non ci lasceremo mai

E non ci lasceremo mai

Nel 1964, un giovanissimo agricoltore di Taranto, aveva acquistato due Fiat 508S da corsa. Avrebbe voluto venderle e invece...

Il fabbricante di sogni

Il fabbricante di sogni

È la bellezza a guidare i successi di Stefano Aleotti, l’uomo che ha puntato tutto sul mondo dei motori

Clic clic clic clic

Clic clic clic clic

Cento auto italiane. Belle e uniche. Undici designer. I migliori. In un libro di Piotr Degler le eccellenze del Made in Italy

Eat pasta drive fasta

Eat pasta drive fasta

Classe 1996, Rebecca Busi da Camugnano, Bologna, era la più giovane pilota italiana alla recentissima Dakar Classic

editoriale

FOLGORAZIONE ROSSA

Nella redazione di AutoItaliana può succedere anche questo. Come ogni giorno, apri la casella di posta e trovi una email così: “Buonasera Direttore, Le scrivo per congratularmi circa le qualità del suo periodico. È, a mio avviso, unico nel suo genere. Una sorta di manifesto alla bellezza del prodotto ‘Made in Italy’ (…). Ho apprezzato come Lei abbia voluto approcciare con il nuovo prodotto editoriale al genio creativo della nostra industria automobilistica. Il primo numero mi fece capire dalla immagine di copertina la sua sensibilità alla purezza delle linee di Pininfarina, con quella che per me è l’icona delle berlinette. Acquistai una Dino 246 GT per il mio quarantesimo compleanno. Mi innamorai perdutamente del suo fascino e, pur non molto guidabile, dopo un integrale restauro, percorsi con lei molti chilometri. Poi accadde che mi imbattessi in una F40. Ne fui folgorato. Era una delle prime (telaio n. 19), non catalitica... ne produssero 32, con i retronebbia in griglia, vetri delle portiere scorrevoli in lexan, cinture a 4 punti, appartenuta al Cavalier Mandelli (alla sua holding). Apprezzando le sensibilità dimostrate da AutoItaliana verso le icone del motorismo italiano, sono a mettere a disposizione questa vettura, laddove fosse di Suo interesse, per un servizio fotografico e un approfondimento su quella che resta l’ultima Ferrari costruita e voluta dal Commendatore”. Naturalmente, mai saremmo stati capaci di lasciar cadere nel vuoto queste parole, lo avete già capito dal soggetto di copertina. Però, come ci sforziamo di fare per ogni fascicolo di questo prezioso trimestrale, abbiamo voluto metterci qualcosa in più. Così, quando abbiamo deciso di cogliere l’opportunità, abbiamo prima fatto una telefonata a Pietro Camardella – per chi non lo ricordasse, è l’uomo che nel 1986 ha definito lo stile della hypercar celebrativa del 40° della Ferrari – e lo abbiamo coinvolto nel nostro viaggio, portandolo con noi a vivere questa esperienza mistica. Un viaggio che leggerete nelle parole allineate con poesia da Carlo Di Giusto, che ha dato forma e sostanza a questo tributo. Naturalmente non abbiamo nemmeno resistito alla tentazione di chiedere a Camardella di (ri)disegnare la sua F40 per la copertina. E così è stato. Quindi, conservate con cura questa copia di AutoItaliana, perché un domani sarà contesa tra i collezionisti. Un omaggio al design italiano lo abbiamo reso anche ricordando l’incredibile talento di Giovanni Michelotti e la sua ineguagliabile prolificità, ammirabile dal vivo, volendo, alla mostra appena inaugurata al Museo dell’Auto di Torino, che sarà aperta sino a gennaio. Altra esperienza toccante è il percorso visivo e sensoriale che vivrete sfogliando le pagine dedicate allo chalet di Claviere, alle porte di Torino, di proprietà della famiglia Bertone, dove Nuccio ha riunito uomini di grande creatività e concepito i progetti più importanti del suo percorso industriale. Ovviamente, nel numero c’è molto di più. E non voglio sottrarvi altro tempo. Solo un’ultima nota. Mesi prima rispetto al proprietario della “folgorazione rossa” F40, ricevetti un’altra email di un anziano collezionista romano, trapiantato da una vita al Nord. Si chiama Fabrizio Castellani. È un collega e ha trascorso il suo praticantato giornalistico negli anni 60 proprio nelle fila di Auto Italiana, di cui per anni è stato firma e inviato. È probabilmente l’ultimo sopravvissuto del team originario del giornale. Ed è per noi un gigantesco onore riaverlo come firma tra queste pagine. Leggete la sua intervista a Mario Righini, è imperdibile.

David Giudici

sommario

Culto F40

Culto F40

Tutto è iniziato con una mail di complimenti, poi sono arrivati la complicità di un car designer e un lungo viaggio in macchina in direzione Nord-Est. Per riscoprire la più stratosferica delle Ferrari anni 80

Rewind

Rewind

Rileggiamo il passato Per cinquant’anni, AutoItaliana ha trattato di motori e di motorsport: in queste pagine ripubblichiamo estratti degli articoli che hanno scritto la nostra storia

Forward

Forward

Sveliamo il futuro Le eccellenze del nostro Paese raccontate attraverso le storie di uomini, aziende, oggetti, momenti e fatti che tengono alto il valore del Made in Italy nel mondo

REC

REC

AutoItaliana live Quando il nostro mondo va oltre le pagine di questa rivista: eventi, manifestazioni, momenti d’incontro tra appassionati e i test drive delle novità automobilistiche

C'è una casa nel bosco

C'è una casa nel bosco

Il tempo si è fermato a Claviere, dove Nuccio Bertone, negli anni 70 e 80, portava in villeggiatura la famiglia. Abbiamo visitato il suo chalet prima che...

UCountach

UCountach

È l’espressione più pura della supercar, nata in un periodo storico in cui c’era voglia di inseguire i sogni e di rompere gli schemi. Il suo layout tecnico e i suoi stilemi hanno influenzato non soltanto il percorso della Lamborghini, ma anche quello dell’intera manifattura delle supersportive. Oggi ritorna sotto forma di una few off elettrificata

I signori e le signore della Lambda

I signori e le signore della Lambda

Cento anni dopo il primo collaudo, una quarantina di queste rivoluzionarie Lancia sono tornate sul Moncenisio

Io rinascerò

Io rinascerò

La fabbrica blu di Campogalliano, dove veniva prodotta la Bugatti EB110, diventerà un museo

Luna Park Porsche

Luna Park Porsche

A Castrezzato, a due passi da Brescia, in Franciacorta, la Casa tedesca ha investito nel divertissement dei suoi clienti

Accessori

Accessori

Da 40 anni, la Tonino Lamborghini crea ad arte oggetti per lo stile di tutti i giorni: orologi, occhiali, borse...

Ago va Superveloce

Ago va Superveloce

Il glorioso marchio varesino si rilancia e presenta la Ago, pura arte motociclistica dedicata al più vincente di tutti

La stanza segreta

La stanza segreta

È il garage di un castello nel Nord della Francia, dove l’appassionata proprietaria custodisce una collezione di auto italiane

Una vita da libero

Una vita da libero

Un secolo fa nasceva uno stilista tra i più prolifici e apprezzati negli anni 50 e 60: si chiamava Giovanni Michelotti

Il tesoro dell’isola

Il tesoro dell’isola

Gli orologi Locman nascono all’Elba per essere venduti in tutto il mondo. Amante del bello e dell’artigianalità, Marco Mantovani ci ha raccontato come dare concretezza a un sogno, tra design e natura

Supermario

Supermario

La storia di una lunga amicizia. Righini raccontato dall’ultimo giornalista vivente di Auto Italiana pre ’69, Fabrizio Castellani

Officina vista logo

Officina vista logo

Emilio e Luigi Candiani ci hanno aperto le porte della Omea, un luogo dove tra arte e passione si è fatta la storia

editoriale

SGUARDI ELEVATI

24 giugno, Arese, Museo Storico Alfa Romeo, Sala Giulia: Jean-Philippe Imparato, Ceo francese di Alfa Romeo, con lontane origini nel Bel Paese, apre le celebrazioni per il 111° anno del marchio e la cerimonia di consegna dei primi esemplari di Giulia GTA e GTAm scandendo in un eccellente italiano: “Sto aspettando questo momento da 40 anni” e prosegue “sono nato su una Giulia azzurra nel 1966, so che cosa vuol dire Alfa Romeo”. Chissà. Forse è arrivato davvero il momento di proiettare definitivamente il più potente marchio italiano, in termini di heritage e di fan, verso lo spazio. La solidità del nuovo gruppo, i vertici totalmente rinnovati e con un mix inconsueto di passaporti (è di fine giugno la notizia del nuovo chief designer spagnolo Alejandro Masonero-Romanos, già strappato da De Meo a Cupra per Renault e ora, con un doppio carpiato, a capo dello stile del Biscione). Siamo in fervente attesa di assistere alle prossime mosse. Di rivedere questo potentissimo blasone, e di conseguenza l’Italia, in vetta al mondo: “Con la tecnologia di oggi avrei potuto guidare il marchio da Parigi”, dice sempre Imparato, “ma mentre io sono qui a divertirmi con voi, mia moglie sta finendo il nostro trasloco a Torino”. E così via le coperte Goodwool dalle Giulia GTA e GTAm per le prime consegne. Sorrisi e brindisi. Si fa festa. Tutti insieme, uniti in un tifo stile Wim-Wem tre settimane prima, per la definitiva rinascita di questo marchio eccellente. “Non mi interessano i volumi”, confida il boss di Alfa Romeo, “conta la marginalità, non ci sarà più un marchio del gruppo Stellantis che non si concentrerà su questo”. Varrà lo stesso per Lancia? I presupposti ci sono, leggete a pag. 30. L’Italia sulla vetta del mondo e anche più su, allora. D’altronde, di esempi di incredibili storie di connazionali ardimentosi ne trovate almeno un altro paio in questo AutoItaliana. Quella di Cesare Fiorio, da tutti ricordato come il mago delle corse e dei rally, ma di cui forse non tutti hanno nella mente una delle imprese più eroiche, andate in scena 29 anni fa quando, solcando l’Atlantico a una velocità inaudita, il Destriero ha messo lì un record che forse nessuno mai riuscirà a infrangere. Oppure come un’altra impresa, che ha il profumo della leggenda: quella di Gianmaria Aghem, imprenditore con il pallino delle gare, che a 70 anni, nel 2018, ha messo in tasca un primo posto al Rally Monte Carlo Historique e poi nel 2021 ha voluto stabilire qualche record mondiale di velocità con un razzo a propulsione elettrica sulla pista di Nardò. Insomma, ci ha mai spaventati guardare il mondo dall’alto?

David Giudici

sommario

Rocketcar

Rocketcar

Giulia & Giulia Nuances, dettagli e sfumature di due Alfa Romeo quasi uguali, ma con una missione in comune: portare a un livello ancora più sublime l’esperienza di guida

Rewind

Rewind

Rileggiamo il passato Per cinquant’anni, AutoItaliana ha trattato di motori e di motorsport: in queste pagine ripubblichiamo estratti degli articoli che hanno scritto la nostra storia

Forward

Forward

Sveliamo il futuro Le eccellenze del nostro Paese raccontate attraverso le storie di uomini, aziende, oggetti, momenti e fatti che tengono alto il valore del Made in Italy nel mondo

REC

REC

AutoItaliana live Quando il nostro mondo va oltre le pagine di questa rivista: eventi, manifestazioni, momenti d’incontro tra appassionati e i test drive delle novità automobilistiche

Cesare Fiorio

Cesare Fiorio

Quasi trent’anni fa il suo record con il Destriero: siamo andati a trovarlo per farci raccontare come ha fatto

Una di famiglia

Una di famiglia

Giosuè Boetto Cohen ci accompagna nella curiosa storia della Lancia Aurelia B24 Convertibile di David Olivetti

Indipendenti Lancia

Indipendenti Lancia

Tre imprenditori diversi e indipendenti hanno ridato vita ad altrettanti modelli ispirati alle gloriose Lancia da rally

Christine GZ

Christine GZ

Doppio passaporto, italiano e spagnolo, è sempre in viaggio per gareggiare nel campionato delle Suv elettriche

Viva la 1000 Miglia

Viva la 1000 Miglia

L’Italia vista dal finestrino di una Mercedes-AMG durante il passaggio della “Corsa più bella del mondo”. Alla scoperta di paesini, borghi, strade e persone

Maserati Blues

Maserati Blues

Veloce come il vento e leggera come una piuma: a tu per tu con la nuova super sportiva MC20 nell’Italia che ancora gode

La Mille e una supercar

La Mille e una supercar

Il Supercar Owners Circle diventa una 1000 Miglia Experience portando un tocco di glamour ed esclusività

Gianmaria Aghem

Gianmaria Aghem

L’incredibile storia di un uomo che non ha ancora smesso di affrontare sfide. Vi raccontiamo l’ultima in ordine di tempo

Quell’albergo del Lago di Como

Quell’albergo del Lago di Como

Villa d’Este è considerato uno degli hotel di lusso più belli al mondo. E non soltanto perché è la sede del Concorso d’Eleganza

Alfasud

Alfasud

Dalla viva voce di Giorgetto Giugiaro, tutta la verità sul progetto Osaka: la genesi della prima Alfa a trazione anteriore

Lamborghini Countach

Lamborghini Countach

Quest’anno ricorre il 50esimo anniversario e sarebbe già questo un buon motivo per parlarne. Noi ne abbiamo trovati altri

Ferrari a Le Mans

Ferrari a Le Mans

Dopo cinquant’anni, nel 2023, la Ferrari tornerà a correre la 24 Ore più celebre al mondo nella nuova categoria Hypercar

Romeo Ferraris

Romeo Ferraris

Una vita spesa a elaborare i motori per le competizioni... e poi, nel 1993, una nuova, affascinante folgorazione

editoriale

MV: SANGUE E CERVELLO

Neanche a dirlo, fu Enzo Ferrari a dare per primo una spiegazione sul perché delle origini della Motor Valley, come ci spiega lo scrittore Luca Dal Monte a pag. 42. “Una terra di rivoltosi, di gente non tranquilla. Sangue e cervello insomma sono qui ben uniti per fare tipi di uomini ostinati, capaci e ardimentosi, le qualità che ci vogliono per costruire bolidi”, sosteneva il Drake. Questo volume extra di AutoItaliana è una celebrazione di quella porzione del nostro Paese che, nei circa 250 km lungo la dorsale che si snoda da Piacenza a Rimini, toccando Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Forlì, Cesena, racchiude quanto di meglio si possa immaginare in tema di ingegneria automobilistica, meccatronica, componentistica, design, tecnologia e molto altro ancora, condite con passione e antico saper fare. Sangue e cervello, appunto. Non occorre allineare qui i nomi di tutte le aziende di questo spicchio d’Italia. Basta attivare la mente e si materializzano le forme. Quei bolidi. Rossi, multicolore che siano. Questa terra è intrisa di passione, di Made in Italy alla sua massima espressione. “Il sostegno alla Motor Valley fa parte del nostro più ampio piano di supporto agli eventi del settore che si sono tenuti e si terranno in Emilia Romagna, una regione che, da sola, fa il 14% dell’export nazionale”, ha dichiarato ad AutoItaliana il presidente dell’Ice, Carlo Ferro, che su questo territorio, insieme al ministro Di Maio, ha fatto “all in” per lo sviluppo del brand Italia. Il futuro, ne siamo certi, darà loro ragione. Questo monografico è un viaggio nel cuore di questa regione. Tracciando i profili di diciassette personaggi, donne e uomini, che oggi agitano la Motor Valley (il diciottesimo, Benedetto Vigna, neo ad della Ferrari, ha pagine bianche tutte da scrivere). Celebrando alcune delle realtà più rappresentative, raccontandovi un pezzo di storia e di vita di questa terra, dispensandovi la buona notizia che qui, anche in epoca post pandemica, si trova lavoro perché c’è sempre da fare. I paragoni con la Silicon Valley si sprecano. Ma questa valle, che poi è morfologicamente piatta e punteggiata di campi, è molto più antica e affonda le radici della tradizione nella terra che, per l’esigenza d’essere resa fertile e coltivata, ha acceso l’ingegno degli uomini. Quelli che poi hanno pensato al muoversi veloce, alle corse e al concepire oggetti meccanici sempre più affascinanti e apprezzati dal mondo. Il Motor Valley Fest, alla sua terza edizione, è il massimo momento celebrativo di tutto questo. Abbiamo voluto esserci anche noi. Il volume da collezione che avete tra le mani è il nostro tributo alla magnificenza di questo territorio.

David Giudici

sommario

Rewind

Rewind

La Motor Valley negli articoli pubblicati da Auto Italiana nel secolo scorso

Forward

Forward

Sveliamo il futuro Le notizie, i fatti, le aziende della regione dei motori

Portfolio

Portfolio

Un viaggio fotografico attraverso le realtà della Motor Valley che tutto il mondo ci invidia

Quelli che...

Quelli che...

Le donne e gli uomini in prima linea nel sostenere i valori della Motor Valley

Capaci e ostinati

Capaci e ostinati

In questa porzione del Bel Paese, la gente ha da sempre tutte le qualità necessarie per costruire supercar. E così il Made in Modena è diventato un brand globale

Mauro Forghieri

Mauro Forghieri

L’ingegnere modenese ci accompagna alla scoperta delle trattorie e dei ristoranti della Motor Valley frequentati dal Drake

Nati per correre

Nati per correre

La celebrazione dei quattro autodromi internazionali in Emilia-Romagna, più quello, privatissimo, di Fiorano

Restomod

Restomod

Un’auto che riassuma le competenze di un intero territorio? È la MV3200 GTC

Eccellenze

Eccellenze

La Motor Valley è costellata di aziende di primissimo livello: eccone alcune che vale la pena conoscere

Collezionisti

Collezionisti

Lamborghini, Righini e Panini: vi portiamo dentro le stanze (e i capannoni) dove custodiscono i loro tesori

Collezioni

Collezioni

La guida completa alle collezioni private che punteggiano i dintorni della via Emilia

Musei

Musei

I luoghi di culto che ogni vero appassionato non può non aver visto. Più volte

Lavorare

Lavorare

Quello strano mix di orgoglio e solitudine che assale chi fatica nelle aziende di qui

Motor Valley Fest

Motor Valley Fest

L’evento diffuso che celebra le qualità e le capacità di una regione e della sua gente

Pause

Pause

Aneddoti, curiosità, fatti e cifre di una regione che non ha eguali in tutto il globo terracqueo

editoriale

RINASCITA ITALIA

Lo spiraglio di luce che squarcia il buio di fronte a noi ci fa pensare che sia arrivato il tempo per iniziare a progettare un futuro migliore per questo Paese. Ecco, il tema della rinascita è quello che mi sta più a cuore tra i tanti appassionanti racconti che abbiamo concepito per questo fascicolo Primavera 2021 di AutoItaliana. Lo ritengo particolarmente significativo, perché infonde un messaggio di fiducia e coraggio, di cui abbiamo enorme bisogno, oltre che di concreta visione. Quella che emerge attraverso le interviste raccolte con cinque autorevoli esponenti di altrettanti mondi ‒ architettura, musica, moda, sport, cultura ‒ in cinque delle più rappresentative città del nostro Paese, a loro volta protagoniste: Torino, Milano, Firenze, Roma e Napoli. Le abbiamo unite in un viaggio ideale, percorso al volante di una nuova Fiat 500 elettrica, un’icona italiana a emissioni zero riprogettata per traghettarci nella Green Revolution, che ci ha quindi accompagnati a incontrare l’architetto Benedetto Camerana, presidente del Museo dell’Automobile; Laura Marzadori, prima violinista al Teatro alla Scala; Stefano Ricci, stilista e fondatore dell’omonimo marchio di moda; la velista Flavia Tartaglini, che insieme a Guido Meda ha infiammato le recenti notti di Coppa America con Luna Rossa; e, ancora, lo scrittore e autore Maurizio De Giovanni. Dalle loro parole, che potete anche ascoltare live dai video sul nostro canale Instagram @auto.italiana, cogliamo indicazioni utili per rimetterci in piedi, appunto, e per lasciarci alle spalle la peggior sciagura che ci abbia colpiti dopo la guerra. Un’altra fondamentale celebrazione del Paese, testimonianza preziosa del nostro patrimonio culturale, è il racconto “Giovanni Agnelli”, scritto da Indro Montanelli per il Corriere della Sera e compreso nella raccolta “Gli Incontri” del 1961, che abbiamo l’onore di ripubblicare per commemorare i 100 anni dalla nascita dell’Avvocato e i 20 anni dalla morte del grande maestro di giornalismo. È un privilegio, poi, essere i primi al mondo a raccontare la Dallara Stradale che Tomaso Trussardi si è fatto “cucire su misura” dalla factory di Varano de’ Melegari e di cui l’imprenditore scrive il making of in prima persona. Lo stesso vale per l’emozionante inedito di Luca Dal Monte, dal titolo “La notte che Dio ebbe paura”, che farà parte del seguito della raccolta di racconti Belli e Dannati, in uscita il prossimo anno. Un brindisi, per finire, alla Ferrari, quella di Trento stavolta, per essersi aggiudicata i podi dei prossimi tre anni della Formula 1: abbiamo incontrato Matteo Lunelli, ad del Gruppo Lunelli, per farci raccontare i retroscena di questo importante successo italiano, che ha avuto il suo momento clou a Imola in occasione del GP dell’Emilia Romagna, lo scorso 18 aprile. Allora cin cin, che sia una rigogliosa rinascita per tutti!

David Giudici

sommario

Cover Story

Cover Story

Fiat 500e Il tema della ripartenza sviluppato intorno all’automobile (e alla sua fabbrica) che più di altre la rappresenta. Una rivoluzione che parte da lontano e che oggi è la nuova sfida del nostro Paese

Rewind

Rewind

Rileggiamo il passato Per 50 anni, abbiamo parlato di motori con un linguaggio autorevole e contemporaneo: in queste pagine ripubblichiamo estratti degli articoli che hanno scritto la nostra storia

Forward

Forward

Sveliamo il futuro Le eccellenze del nostro Paese raccontate attraverso le storie di uomini, aziende, oggetti, momenti e fatti che tengono alto il valore del Made in Italy nel mondo

L’attimo fuggente

L’attimo fuggente

Riemergono dalla nebbia della memoria, i primati di questa filante monoposto Abarth conseguiti al termine dell’epopea dei record. Corrado Lopresto l’ha riportata a Monza

Alfa Romeo GTA 1300 Junior

Alfa Romeo GTA 1300 Junior

Dalle pagine di Auto Italiana del 1969 al suo ritorno nel 2021: la storia della leggendaria sportiva del Biscione protagonista di un lunghissimo viaggio nel tempo

Decisamente mi piaceva

Decisamente mi piaceva

A cento anni dalla nascita, ricordiamo l’Avvocato Gianni Agnelli attraverso il memorabile ritratto di Indro Montanelli

Risvegli

Risvegli

Un ineluttabile destino ha riportato Marella Rivolta al suo posto, cioè fra le automobili. Così, l’IsoRivolta è tornata a vivere

Dentro Mirafiori

Dentro Mirafiori

In questa fabbrica si costruiscono da 81 anni le auto che muovono l’Italia. E oggi qui nasce la nuova 500 elettrica

Storia di una gigafactory

Storia di una gigafactory

A ritroso nel tempo per ripercorrere i momenti clou della fabbrica di Mirafiori. Dai periodi bui del duce al boom del Dopoguerra

Cinque mete, cinque personaggi

Cinque mete, cinque personaggi

Incontri eccellenti nelle città di riferimento del nostro Paese per capire come traghettare l’Italia verso la ripartenza

Torneremo sulla Luna

Torneremo sulla Luna

La balena di carbonio da 23 metri che ci ha regalato le illusioni più belle di questo disgraziato periodo

Una macchina leggera, anzi leggerissima

Una macchina leggera, anzi leggerissima

Tomaso Trussardi condivide il suo percorso di (ri)scoperta della Dallara Stradale

Il medico di famiglia

Il medico di famiglia

Cesare Carani, endocrinologo di fama internazionale, ha curato per 15 anni Enzo Ferrari e sua moglie Laura

La notte che Dio ebbe paura

La notte che Dio ebbe paura

Come ogni domenica pomeriggio, il vecchio Lauda era nella biblioteca della sua casa a Vienna. D’improvviso...

Mazda MX-81

Mazda MX-81

Perché mai un prototipo giapponese di quarant’anni fa compare sulle pagine di questo giornale?

Toh, chi si ribeve!

Toh, chi si ribeve!

Torna sui podi della Formula 1 “il” Ferrari. Da Imola e per i prossimi tre anni, un’altra vittoria delle bollicine made in Italy

Off fire

Off fire

Senna, Berger, Schumacher hanno indossato le tute prodotte dalla OMP, che da 40 anni proteggono i piloti

editoriale

LA VETRINA DEGLI EROI

Una Jaguar E-Type nera sfreccia a tutta birra nelle tenebre, guidata da Diabolik con Eva Kant al suo fianco. Quella che prende forma dalla copertina di questo numero invernale di AutoItaliana è una straordinaria storia tricolore. Celebra il successo di un rivoluzionario antieroe che è stato capace di appassionare un’intera nazione in un momento di grande fermento e sopravvivere a più generazioni e alle rivoluzioni culturali che si sono susseguite nell’ultimo mezzo secolo. Ancora oggi Diabolik vive in piena salute, è fedele ai suoi “principi” e gode di una popolarità immensa: in piena era digitale, si fregia di 3 milioni e mezzo di copie vendute l’anno. Un mito! Ma torniamo alla E-Type. Quando Angela Giussani, nel 1962, diede vita al personaggio, dovette immaginare un mezzo che gli consentisse di muoversi furtivamente tra le strade della fantomatica Clerville. La scelta ricadde, appunto, sulla mitica coupé inglese. “Ad Angela quell’auto piaceva moltissimo”, rivela Mario Gomboli, storico direttore editoriale di Astorina, la casa editrice del leggendario fumetto, nonché grande estimatore di Diabolik. Dunque, fu scelta per il suo charme: “Nei primi bozzetti, erroneamente, aveva persino il motore dietro...”, continua Gomboli, “all’inizio le Giussani pensavano fosse fatta così!”. Concetto prontamente chiarito. Che la dotazione dovesse poi includere infiniti stratagemmi tecnici e armi nascoste, che neanche la successiva DB5 di 007, lo conferma l’inedita “striscia” scritta da Gomboli e disegnata da Giuseppe Di Bernardo in esclusiva per AutoItaliana, che leggete a pag. 74. Il 2021, oltre a essere il 60° anniversario della E-Type che, come il buon vino, più passa il tempo più sprigiona fascino, è anche l’anno della pellicola Diabolik dei Manetti bros. Doveva debuttare in sala il 31 dicembre 2020, ma il protrarsi della situazione ha determinato il rinvio e, al momento di andare in stampa, non c’è ancora una data. Per farci dare qualche anticipazione sul lungometraggio più atteso dell’anno, che vedrà Luca Marinelli nei panni del ladro in calzamaglia, Miriam Leone in quelli di Eva Kant e Valerio Mastandrea impersonare l’ispettore Ginko, abbiamo però fatto una chiacchierata con il regista Antonio Manetti. Passando dagli antieroi della fantasia agli eroi in carne e ossa, abbiamo rintracciato quasi per magia il quaderno d’italiano e la pagella di Achille Varzi e abbiamo chiesto un suo ritratto in prosa a Giorgio Terruzzi, che del pilota di Galliate conosce anche i lati più intimi, dopo aver scritto “Una curva cieca” (1991) e “L’ombra oscura di Nuvolari” (2010). Da Miki Biasion, invece, ci siamo fatti raccontare il restauro della Lancia Delta HF 4WD più vittoriosa di sempre, ma anche dei tempi mitici del rally. Siamo poi stati a casa di Stefano Domenicali, per scoprire in anteprima pensieri e progetti del nuovo boss della Formula 1. Sempre a proposito di Circus, abbiamo fatto visita alla Scuderia AlphaTauri, che ha messo in bacheca una stagione pazzesca nel 2020, compreso lo storico bis a Monza con Gasly (il primo fu di Vettel nel 2008, in era Toro Rosso). Per chiudere in bellezza, ci siamo affidati alla magica penna di Ronny Mengo per farci spiegare come un altro nostro eroe contemporaneo, Max Biaggi, abbia deciso a 49 anni di entrare nel Guinness dei primati stabilendo il record di velocità su una moto elettrica: 408 km/h. Cose da pazzi. O da eroi, appunto.

David Giudici

sommario

Cover story

Cover story

Jaguar E-Type Enzo Ferrari la definì “l’auto più bella mai costruita”. Stregò anche le sorelle Giussani, che la scelsero per dare al loro Diabolik un’auto che lo rappresentasse. Per sempre

Lancia Delta

Lancia Delta

TO82978F L’unica Lancia Delta Gruppo A ad aver vinto due titoli mondiali, piloti e costruttori. Trentatré anni più tardi, Miki Biasion l’ha riportata su strada dopo un lungo e meticoloso restauro: ce ne parla, ricordando fatti e aneddoti del suo periodo da rallista

Walter de Silva

Walter de Silva

Si può parlare con Walter de Silva di stile senza tirare in ballo le automobili? Roberto Lo Vecchio ha indagato sul lavoro di un designer a tutto tondo, che ha applicato il suo codice analitico e funzionale a qualsiasi cosa disegnasse

Rewind

Rewind

Rileggiamo il passato. Per cinquant’anni, AutoItaliana ha trattato di motori e di motorsport con un linguaggio autorevole e contemporaneo: in queste pagine ripubblichiamo estratti degli articoli che hanno scritto la nostra storia

Forward

Forward

Sveliamo il futuro. Le eccellenze del nostro Paese raccontate attraverso le storie di uomini, aziende, oggetti, momenti e fatti che tengono alto il valore del Made in Italy nel mondo

Magnifiche

Magnifiche

Rintracciare i “grandi capolavori” automobilistici italiani (e i loro appagati collezionisti) può essere un’impresa ardua. Così, ci siamo affidati a chi li conosce bene

Stefano Domenicali

Stefano Domenicali

All’alba del suo ritorno in Formula 1, il manager imolese, 55 anni, volge lo sguardo ai suoi trascorsi – in Ferrari, poi in Audi e quindi in Lamborghini – per l’ultima volta, prima di iniziare a immaginare il futuro del Motorsport. Umberto Zapelloni l’ha intervistato nella sua casa di Monza, la sua base con la famiglia.

Un trucco di troppo

Un trucco di troppo

Anche la fedelissima Jaguar di Diabolik fa i capricci, apparentemente. Del resto, si sa, è un’auto inglese...

Che storia

Che storia

Un inafferrabile ladro e il suo mondo del brivido: così due signore della Milano del boom hanno inventato Diabolik

Lambolovesitaly

Lambolovesitaly

Un grande progetto fotografico collettivo, volto a celebrare le bellezze del nostro Belpaese a ritmo di supercar

Aero 3

Aero 3

Come ti stravolgo una supercar da un milione di euro o giù di lì. Ovvero l’ultima “creatura” della Touring Superleggera

Otto in geometria

Otto in geometria

“Un bambino già portato per il calcolo. Linee rette e curve, studiate con una precisione che diventerà proverbiale”

Amore senza fine

Amore senza fine

Un libro che testimonia il trasporto fuori dall’ordinario di Simon Kidston per la Lamborghini Miura

In Scuderia AlphaTauri

In Scuderia AlphaTauri

Ha chiuso l’interminabile, anomala stagione 2020 con 107 punti e una vittoria, a Monza, nel tempio della velocità: il ritratto di un’azienda italiana giovane e dinamica spiegato dall’uomo che l’ha portata al successo: Franz Tost

Adolfo Orsi

Adolfo Orsi

Il nipote dell’uomo che ha trasformato la Maserati in una grande azienda, è uno dei più influenti esperti di auto da collezione

Quattro zero otto

Quattro zero otto

L’ultima, incredibile, straordinaria impresa di Max Biaggi: a oltre quattrocento chilometri orari in sella a una moto elettrica

editoriale

VERSO IL DOMANI CON CORAGGIO

Autodromo di Modena, 9 settembre. Nell’irriconoscibile paddock della pista si respira l’aria dei cari bei vecchi tempi. Quattrocento tra Vip e giornalisti, strizzati negli abiti delle grandi occasioni, ma tutti con mascherina ‒ di stoffa, made in Italy e col Tridente ricamato ‒ sono qui per il reveal della MC20. Ci siamo anche noi. La Maserati ha fatto “all in” per questo evento, ricreato in diretta anche a Tokyo e New York. A partire dal palco, monumentale (630 mq di superficie totale) tanto che ci si sarebbe immaginati di veder comparire d’improvviso i Coldplay o piuttosto Ligabue data la zona, con bassi, chitarre e percussioni. Invece no, lo show parte fragoroso con due batteristi abbigliati alla Stig di TopGear che accendono il pubblico impilato e distanziato nelle tribune fronte palco. Sugli immensi schermi a led scorre la maestosa leggenda della Maserati: Fangio, Ascari, la De Filippis, sino ai successi mondiali GT con le MC12 nel nuovo Millennio. E poi i modelli che si sono alternati su strada nella controversa storia del Tridente, dalle A6 GCS alle Ghibli, dalle Merak alle Biturbo e poi le berline e Suv di nuova generazione. Il ceo di Maserati, Davide Grasso, affiancato dai contemplativi John Elkann e Mike Manley, presidente e ceo di FCA, ha condensato la serata in una frase “stiamo ponendo la prima pietra per il nostro domani e lo stiamo facendo insieme, guidati dalla nostra passione, unici per il nostro design e innovativi per natura”. Champagne e tartine by Bottura per tutti! La sintesi della MC20 la leggete a pag. 58 di questo numero d’autunno di AutoItaliana. Un momento di coraggioso rilancio per il Paese, fiduciosi di potercela fare puntando sul nostro impareggiabile patrimonio di stile, buon gusto e talento. Rispolverando, insomma, un pizzico di orgoglio nazionale. Come quello che abbiamo lucidato quando la pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori si è allineata in pista per noi e ci ha aperto le porte della caserma di Rivolto per svelarci i preparativi del “day by day” prima di sollevarsi in volo. O, ancora, quando i cancelli dei tre autodromi che quest’anno hanno ospitato la F.1 si sono aperti per accoglierci tra i cordoli con l’Alfa Romeo GTAm a Monza, con la Ferrari SF90 Stradale al Mugello e con la Pagani Huyara Roadster BC a Imola. Abbiamo voluto celebrare così questi monumenti della velocità e i territori che li circondano. E, ancora guardando con fiducia al domani, siamo andati a conoscere più da vicino tre giovani uomini, nati col peso di dover dimostrare che anche con l’eredità di nomi e cognomi pesanti sui documenti ce la si può fare. Così, almeno, è stato per Ferruccio Lamborghini, Ottavio Missoni e Sergio Pininfarina.

David Giudici

sommario

Cover story

Cover story

Maserati MC20 Il Tridente si prepara all’ennesima resurrezione, affidandola a una supersportiva a motore centrale, in equilibrio tra un passato ricco di storia e un futuro che sta iniziando a scrivere

Rewind

Rewind

Rileggiamo il passato. Per cinquant’anni, AutoItaliana ha trattato di motori e di motorsport con un linguaggio autorevole e contemporaneo: in queste pagine ripubblichiamo estratti degli articoli che hanno scritto la nostra storia

Forward

Forward

Sveliamo il futuro. Le eccellenze del nostro Paese raccontate attraverso le storie di uomini, aziende, oggetti, momenti e fatti che tengono alto il valore del Made in Italy nel mondo

Buon sangue non mente

Buon sangue non mente

Hanno ereditato, non senza una certa dose di responsabilità, nomi e cognomi di un certo peso; sono giovani, preparati e ambiziosi; ognuno con la propria storia, tutti con una viscerale passione per i motori e per quello che ci gira intorno. Ecco chi sono e cosa fanno i nuovi Ferruccio Lamborghini, Ottavio Missoni e Sergio Pininfarina

Dica tretrenove

Dica tretrenove

Le Frecce Tricolori sono la pattuglia acrobatica più spettacolare al mondo. Il loro segreto? Cominciare con un buon cappuccino...

Una formidabile annata

Una formidabile annata

Monza, Mugello, Imola: nella lunga storia della F.1, mai si erano disputati tre Gran Premi nel nostro Paese

La velocità e il suo tempio

La velocità e il suo tempio

In F.1 è sinonimo di G.P. d’Italia. Dal 1922, è un luogo di culto imperdibile, dove l’Alfa Romeo Giulia GTAm dà il suo meglio

Consacrazione definitiva

Consacrazione definitiva

Non più solo MotoGp: il circuito del Mugello assurge alla F.1. Ve lo mostriamo dal finestrino della Ferrari SF90 Stradale

Piccolo Nürburgring

Piccolo Nürburgring

Così il “Drake” amava definire il circuito di Imola. Lo abbiamo ripassato con l’ultima Pagani Huayra Roadster BC

Jochen Rindt

Jochen Rindt

La decisione più difficile della carriera, il titolo a un passo, le tensioni con Nina. Tutto si è dissolto il 5 settembre 1970

Autumn in Bergamo

Autumn in Bergamo

Per chi ama le automobili un tempo mesto, tocca chiudere la capote, montare le gomme da neve, fare i conti con l’ora solare

Quarto comandamento

Quarto comandamento

Dove la storia di un uomo si fonde con quella dell’automobile. Per onorare la memoria di Gino Macaluso

E quindi entrammo a riveder le Stelle

E quindi entrammo a riveder le Stelle

Un riservatissimo appassionato d’auto ci ha aperto le porte della sua incredibile collezione di Mercedes storiche, tra berline appartenute a personalità importanti e vetture abbandonate a un insolito destino

Jarno

Jarno

Formula vino Dopo la F.1, il ritorno alla terra d’origine: l’ex pilota abruzzese Trulli, insieme a un team imbattibile, produce mezzo milione di bottiglie di vino l’anno. E una delle etichette porta il suo nome

L’italoamericana

L’italoamericana

I mondi dell’automobile e dell’alta orologeria hanno molti punti di contatto. Ne abbiamo parlato con Fabrizio Buonamassa Stigliani, oggi a capo del design orologi Bulgari. E con un passato al Centro Stile Fiat di Torino

Bellissimi

Bellissimi

Dalla endless summer californiana alla Valle Scrivia, Italia. In mezzo, tutta la storia del motorsport moderno

editoriale

MEMORIA E IMMAGINAZIONE

Parigi, Rétromobile. È inizio febbraio, quando vivevamo ancora inconsapevoli dell’incubo che ci avrebbe travolti. Sono allo stand di Michael Kliebenstein, noto agli appassionati per esporre meravigliosi gioielli anteguerra nei principali salotti heritage contemporanei. Michael questa volta non mi parla genericamente di motori, bensì di un libro. Il suo titolo è “SuperFinds”. La storia ha dell’incredibile. Con in mano il primo prototipo di quel volume, Michael una a una mi racconta tutte le auto che vi sono illustrate. Sono perlopiù mostri sacri italiani, fotografati in stato di semi abbandono o a fine vita; risalgono a quando i proprietari, stufi di usarli oppure infastiditi dall’ennesima défaillance, sceglievano di non volerne più sapere. Abbandonavano quelle macchine per strada o le rifilavano per pochi spicci al meccanico di turno o a chi passava per primo. Così, ecco Ferrari 250 GT SWB, TdF, GTO, GTL e via dicendo nude, deturpate, stuprate, lasciate lì ad arrugginire in un angolo. A marcire. C’è l’Alfa Romeo 8C 2900 B Le Mans, che corse a La Sarthe nel 1938 con Sommer e Biondetti, e oggi è al Museo Alfa Romeo, all’epoca dimenticata, ignorata. Ci sono diverse Lamborghini, Cisitalia, Maserati, monoposto e motoscafi con carriere pazzesche che commuovono per le condizioni. C’è addirittura la Triumph TR3, resa immortale da Marcello Mastroianni ne “La Dolce Vita”, adagiata sul tetto dopo un volo pindarico. A raccogliere e archiviare tutte quelle immagini straordinarie fu Corrado Cupellini, grande conoscitore e appassionato di auto che, con i preziosi suggerimenti del Conte Giovannino Lurani ‒ che tra le mille epiche gesta condusse al successo Auto Italiana, leggete a pagina 24 la sua intervista a Enzo Ferrari ‒ sapeva scovare con disinvoltura questi capolavori. La poesia del tutto, orchestrata in musica dallo straordinario senso ritmico di Giorgio Terruzzi, vi addolcirà il tempo leggendo questo racconto. Come accadrà, approfondendo altre storie italiane ricolme di passione. Quella di Eugenio Amos, che dopo aver sorpreso il mondo con la sua interpretazione Futurista della Delta, ora fa sul serio e inizia a consegnare i suoi gioielli ai collezionisti più altisonanti del pianeta. Quella di Kevin Rice, head of design Pininfarina, che ha aderito entusiasta al nostro progetto di celebrazione dei 90 anni della prestigiosa “Carrozzeria”, mettendo al lavoro il suo centro stile per noi. Quella di Fabrizio Buonamassa, designer napoletano, che oggi definisce l’aspetto degli orologi della maison Bulgari. Quella di Federico Bombiero, founder di @Petroltribe, che ha realizzato il contributo speciale del numero interpretando col suo originalissimo tocco le livree di alcune delle monoposto più evocative degli anni 70 e 80. Italiane naturalmente. Quella di Pietro Iurilli, l’amico delle star di Hollywood. Quella di Andrea Mazzuca che, in scia ad altri esempi imprenditoriali coraggiosi, non trovando guanti da guida in sintonia con il suo elevato senso del gusto, ha deciso di far da sé. Concludo con un personale e partecipato ringraziamento a Carlo Ludovico Borromeo, che si è proposto di realizzare la copertina di questo numero estivo di AutoItaliana.

David Giudici

sommario

Cover story

Cover story

Eugenio Amos si è avventurato nell’operazione di restomod più rischiosa di sempre. E ha avuto successo: le sue Futurista sono andate a ruba e ora, una dopo l’altra, sono entrate in produzione

Rewind

Rewind

Rileggiamo il passato. Per cinquant’anni, AutoItaliana ha trattato di motori e di motorsport con un linguaggio autorevole e contemporaneo: in queste pagine ripubblichiamo estratti degli articoli che hanno scritto la nostra storia

Forward

Forward

Sveliamo il futuro. Le eccellenze del nostro Paese raccontate attraverso le storie di uomini, aziende, oggetti, momenti e fatti che tengono alto il valore del Made in Italy nel mondo

Diablo

Diablo

L’ultimo esemplare prodotto “illumina la Val d’Orcia come un raggio di sole inatteso e troppo veloce da catturare”. Nel nostro racconto, indaghiamo sui motivi che rendono questo simbolo degli anni Novanta molto di più di una semplice evoluzione

Nel nome del padre

Nel nome del padre

Tradizione e innovazione sapientemente mixati nell’hypercar elettrica realizzata per celebrare i 90 anni dell’azienda

Pininfarina

Pininfarina

Otto collezionisti spiegano perché si sono innamorati dello stile senza tempo delle automobili disegnate da Pininfarina

Così Ferrari vince sul mare

Così Ferrari vince sul mare

A bordo della passione di Piero Ferrari per la navigazione, sull’onda emotiva del suo ultimo yacht. Che ha chiamato Race

Quando l’Italia vestiva le F.1

Quando l’Italia vestiva le F.1

C’è stato un tempo in cui le livree delle Formula 1 erano quelle degli sponsor italiani. Petrol Tribe le ha interpretate

Rinata il 4 luglio

Rinata il 4 luglio

Fra i simboli universali dell’italianità c’è la Fiat 500. Oggi si reinventa diventando ancora più iconica e green

Il cacciatore

Il cacciatore

Quando i “barn find” non facevano notizia, Corrado Cupellini scovava nel mondo, auto pazzesche. SuperFinds, appunto

American beauty

American beauty

Hanno il fascino irresistibile delle cose che vengono da lontano: sono i brand americani con il passaporto italiano

Peter fan

Peter fan

L’incredibile storia di Pietro Iurilli, partito dalla Puglia e approdato negli Stati Uniti. Dov’è diventato il meccanico delle star

Estate italiana

Estate italiana

L’album fotografico della memoria collettiva di milioni di italiani in vacanza dagli archivi del Touring Club Italiano

La grande bellezza

La grande bellezza

I mondi dell’automobile e dell’alta orologeria hanno molti punti di contatto. Ne abbiamo parlato con Fabrizio Buonamassa Stigliani, oggi a capo del design orologi Bulgari. E con un passato al Centro Stile Fiat di Torino

Renart

Renart

Otto esponenti di spicco della cultura italiana hanno decorato, nel 1985, la carrozzeria della Supercinque di Gandini

Mani in alto

Mani in alto

Il ritratto personale e autentico di Andrea Mazzuca, imprenditore con il gusto per le belle cose. È la storia di The Outlierman

editoriale

ROSSO VIVO

“La storia dell’Alfa Romeo è una storia straordinaria. Fatta di automobili bellissime, di rivoluzioni tecnologiche, di vetture entusiasmanti, di passione, di tanti alti e altrettanti bassi. È la storia di una fabbrica e degli uomini che l’hanno diretta, gestita, riempita, difesa e amata e a volte anche contrastata, poiché certe dinamiche all’Alfa Romeo sono sempre state particolari. Del resto l’Alfa Romeo non è mai stata una casa automobilistica come le altre”. Ecco. Prendendo in prestito queste righe dallo scrittore e collega Luca Dal Monte ‒ le leggete a pag. 74 ‒ introduco il motivo fondamentale di questo rosso vivo di copertina. In un momento così tragico per il nostro Paese, abbiamo voluto creare un volume di AutoItaliana capace di intrattenere e far sognare i lettori, partendo da una storia appassionante. Quella che ha contraddistinto i primi 110 anni di vita dell’Alfa Romeo, un marchio ammantato di leggenda e che ancora oggi annovera entusiasti in ogni angolo del pianeta. Leggerete testimonianze storiche, alcuni passaggi fondamentali della vita del marchio, riapprezzerete qualche nostro contenuto pubblicato oltre 50 anni fa, ma anche qualche fuga in avanti, per capire quali saranno le prossime mosse. Ci sono i “maschi Alfa”, appunto, cioè gli uomini che hanno scritto il destino del marchio, ognuno per la propria epoca con strategie precise e decisioni forti. C’è il ricordo intimo di Matteo Sartori, che del bisnonno Nicola Romeo ha sempre sentito la presenza eterea nella villa di Magreglio, per lui semplicemente la casa della nonna. C’è la storia, a fumetti, della prima gara della F.1, dove tre Alfa Romeo hanno stracciato tutti tagliando prime il traguardo. C’è Bernie Ecclestone, che svela i retroscena di una relazione sofferta; c’è Antonio Giovinazzi, che nella vita più di ogni altra cosa vuole riportare una monoposto Alfa sul podio. Ci sono le strade della 1000 Miglia – deserte, per ovvie ragioni ‒ sulle quali, proprio 90 anni fa, primeggiò una 6C 1750 GS con un tal Tazio Nuvolari. C’è la passione di Axel Marx, IL collezionista del marchio, l’uomo che apostrofa le Ferrari come “le Alfa Romeo dei poveri”. E poi c’è la visione di Klaus Busse, che traghetterà lo stile al domani, appena tornerà il cielo sereno, col vento in poppa della fusione tra FCA e PSA e con al timone il car guy Carlos Tavares. Un urlo di gioia, insomma, nei giorni più tragici della nostra storia recente, per uno dei più riconosciuti e apprezzati patrimoni italiani.

David Giudici

sommario

Cover Story

Cover Story

110 anni di Alfa Romeo Circa novanta pagine dedicate alla leggendaria marca milanese: uomini, soprattutto, poi ricordi, intenzioni, progetti, obiettivi, vicende, passioni, relazioni e leggende

Rewind

Rewind

Rileggiamo il passato. Per cinquant’anni, AutoItaliana ha trattato di motori e di motorsport con un linguaggio autorevole e contemporaneo: in queste pagine ripubblichiamo estratti degli articoli che hanno scritto la nostra storia

Forward

Forward

Guardiamo al futuro. Le eccellenze del nostro Paese raccontate attraverso le storie di uomini, aziende, oggetti, momenti e fatti che tengono alto il valore del Made in Italy nel mondo

Maserati Multi 70

Maserati Multi 70

Il trimarano di Giovanni Soldini non è solo una barca da competizione, ma è anche un formidabile strumento di comunicazione. Eravamo a bordo quando sono state spiegate le vele col nome della prossima sportiva del Tridente

Fuga nel futuro

Fuga nel futuro

La visione di Fabrizio Giugiaro sul futuro delle hypercar vista dall’abitacolo della concept GFG Style Vision 2030

Ti voglio vicino

Ti voglio vicino

L’automobile è fra gli oggetti che più hanno condizionato le nostre vite. E così qualcuno ha pensato di tenerla in casa

Maschi Alfa

Maschi Alfa

Gli uomini straordinari, influenti, che hanno lasciato il segno nella storia dell’Alfa Romeo

Era mio nonno

Era mio nonno

Il ritratto intimo e personale di Nicola Romeo tratteggiato da Matteo Sartori, pronipote del fondatore dell’Alfa Romeo

33 Stradale

33 Stradale

Probabilmente l’Alfa Romeo più sexy di tutt’i tempi. Perciò vi riproponiamo la nostra prova su strada del 1969

Klaus Busse

Klaus Busse

L’ispirazione può arrivare dal passato, ma lo sguardo è sempre rivolto al futuro: parola del capo del design Alfa Romeo

GTA

GTA

Fabio Migliavacca, direttore del product marketing di Alfa Romeo, ci spiega come sono nate le nuove Giulia estreme

Antonio Giovinazzi

Antonio Giovinazzi

Il pilota del team Alfa Romeo Racing di Formula 1 si racconta e ci svela i suoi trascorsi, le ambizioni e i sogni

Silverstone 1950

Silverstone 1950

La storia a fumetti di quel memorabile 13 maggio, quando l’Alfa Romeo piazzò una tripletta alla prima gara di Formula 1

Il capitale di Marx

Il capitale di Marx

Una collezione di Alfa Romeo senza eguali al mondo. Siamo andati in Svizzera per capire dove ti può portare la passione

Parola di Bernie

Parola di Bernie

Ecclestone, l’ex patron della Formula 1, parla dei retroscena della sofferta partnership tra Brabham e l’Alfa Romeo

On the road

On the road

L’Alfa Romeo ha vinto undici volte la 1000 Miglia: abbiamo ripercorso le stesse strade per rivivere la magia di un’epopea mitica

Prova a prenderla

Prova a prenderla

Guidare, per il puro gusto di farlo, con la straordinaria Ferrari Monza SP2

L’oro di Napoli

L’oro di Napoli

Il capoluogo campano custodisce un inestimabile tesoro fatto di negativi e lastre irripetibili. Ecco un assaggio...

Il mito

Il mito

È tornata a Campogalliano l’ultima Bugatti EB 110 SS prodotta, telaio #040. E noi eravamo lì per scoprire l’effetto che fa

Centenarie ispirazioni

Centenarie ispirazioni

Non chiamateli orologi: i misuratori del tempo di Allemano rievocano strumenti automobilistici dell’inizio del secolo scorso

editoriale

UOMINI STRAORDINARI

All’età di ventisette anni, Paolo Nespoli non aveva ancora chiaro quale sarebbe stato il suo percorso. La scintilla gliela accese una grande giornalista, Oriana Fallaci: da lì la corsa per la laurea in ingegneria aerospaziale e le prime missioni. L’ultimo lancio in cui è stato protagonista risale a poco più di due anni fa; all’età di sessant’anni è l’italiano più “maturo” a essere stato catapultato in orbita verso la Stazione Spaziale Internazionale. Il fatto ancora più avvincente, però, è che Nespoli è uno dei due connazionali ad aver effettuato missioni sia a bordo dello Space Shuttle sia con la Soyuz. America verso Russia. Ecco, sono le differenze tra i due mondi, il cuore della nostra intervista: dalla fase preparatoria, al lancio, al delicato rientro. Come viaggiare con una vecchia e affidabile Lada, oppure con una prepotente muscle car Mustang. AutoItaliana, ve lo abbiamo anticipato, non ha mai tenuto i piedi solo per terra. Meravigliosa è anche la storia di un altro italiano fenomenale, che a quarant’anni continua a combattere “gomito a terra” contro i più grandi talenti motoclistici del mondo, più giovani di lui anche di vent’anni. Ogni volta che scende in pista Valentino Rossi lo fa da campione qual è (nove titoli mondiali), e dà tutto se stesso per vincere, sempre. Ce lo ha ricordato, di nuovo, ad Abu Dhabi, il 15 dicembre, qualche giorno dopo essersi scatenato su una F1 Mercedes al Ricardo Tormo, facendo impallidire Lewis Hamilton. Con la Ferrari 488 GT3 del team Kessel, la sua prima 12 Ore se l’è vinta a mani basse, insieme al fratello Luca e all’inseparabile Uccio. Primo di classe, terzo assoluto. Eravamo nel suo box, accanto a lui, per raccontarvi il dietro le quinte di questo debutto, che gli spalancherà le porte della più grande competizione endurance della storia: la 24 Ore di Le Mans, forse già nel 2021. Un ultimo aneddoto. Quando ho telefonato a Paolo Paci, un altro campione della penna stavolta (con il suo 4810, si è guadagnato il premio Bancarella Sport la scorsa estate), per chiedergli di dedicare un contributo esclusivo al numero due di AutoItaliana, non ha battuto ciglio e ha scritto un racconto ammantato di storia, sogni e ricordi che vi farà viaggiare con la mente verso incantevoli scenari dolomitici. Lasciatevi cullare, prendetevi il tempo per perdervi tra quelle parole allineate con garbo. Sono italiani come loro, con testa, cuore e talento a rendere unico questo incredibile Paese.

David Giudici

sommario

Cover Story

Cover Story

Lampo Lambo. Nel cuore dell’Emilia dei motori per vedere da vicino (e fotografare) la Sián, la supercar che traghetterà la Lamborghini nel futuro. Tra materiali innovativi, nanotecnologie ed esperimenti nello spazio

Rewind

Rewind

Rileggiamo il passato. A noi piace perderci nel tempo, sfogliando le pagine dei vecchi numeri di Auto Italiana. Vi riproponiamo in questa sezione quelli che ci sono piaciuti di più

Forward

Forward

Guardiamo al futuro. Le eccellenze del nostro Paese raccontate attraverso uomini, oggetti, momenti e fatti che portano in alto il valore del Made in Italy nel mondo

Gulf12Hours

Gulf12Hours

Come in un docufilm in presa diretta, da Abu Dhabi, il debutto (felice) di Valentino Rossi nelle gare di durata della categoria GT, al volante della Ferrari 488 GT3 del team Kessel Racing, insieme al fratello, Luca Marini, e all’amico di sempre, Alessio Salucci

Paolo Nespoli

Paolo Nespoli

Ha avuto la rarissima opportunità di andare nello spazio sia con lo Space Shuttle sia con la Soyuz: l’astronauta Paolo Nespoli ci spiega le differenze usando un linguaggio... automobilistico

Milano-Cortina

Milano-Cortina

Località simbolo, icone di stile di vita, ora cardini dell’Olimpiade del 2026 e dunque unite da un solido destino. E da territori, tutti da esplorare, ricchi di eccellenze

Sayonara

Sayonara

A Modena, lo scorso dicembre, è uscita dalle linee di produzione l’ultima Maserati GranTurismo. Un esemplare speciale destinato a un appassionato giapponese

Panda

Panda

Nell’anno del suo quarantesimo anniversario, l’iconica utilitaria pop rivive una seconda giovinezza. Abbiamo indagato nelle ragioni della sua riscoperta

Special Panda

Special Panda

Cinque “pandini” d’autore e altrettanti specialissimi proprietari. Che spiegano perché se ne sono innamorati

Autogrill

Autogrill

La testimonianza fotografica di un giovanissimo Toni Thorimbert nell’Italia degli anni Settanta. Istantanee di una società che si era appena messa in viaggio

Dolomitenstrasse

Dolomitenstrasse

Paolo Paci, premio Bancarella Sport 2019, ci riporta indietro nel tempo, accompagnandoci con la sua Fiat 500 sui tornanti di “quell’estate del millenovecentosettantacinque”...

La vera storia della “Savio 2048”

La vera storia della “Savio 2048”

La Lancia Delta S4 è già un’automobile speciale di suo. Ma c’è un esemplare ancora più singolare, originale e unico: vi raccontiamo i suoi segreti

Jack il sognatore

Jack il sognatore

Una stretta di mano e via: gli accordi, una volta, si concludevano così. Anche con Enzo Ferrari

Cinque sfumature di rosso

Cinque sfumature di rosso

C’è un legame, e non è solo per via del colore, tra le automobili da collezione e i migliori vini del nostro Paese. Siamo andati “per cantine” a caccia di quei produttori che amano in egual misura le quattro ruote e i profumi dell’uva. Con l’autorevole parere di Luca Gardini

Scotch Art

Scotch Art

Le auto malamente riparate con il nastro adesivo che hanno stimolato lo sguardo del fotografo milanese Ronni Campana

Alta sartoria in garage

Alta sartoria in garage

Christian Gasparoni, tarantino trapiantato a Torino, ha unito creatività, tecnologia e passione per creare con la lana di Biella teli copriauto a misura di supercar

editoriale

IL NOSTRO MEGLIO

Sono a Maranello, nell’ufficio di Flavio Manzoni, Vice President Design Ferrari. È tarda primavera quando gli anticipo che, dopo 50 anni e in occasione del suo centenario, Editoriale Domus ridarà vita ad AutoItaliana. Non per farne un altro giornale di automobili, non abbiamo aspettato così a lungo per riproporre una formula già consumata. Invece, per interpretare un concetto di stile contemporaneo, in grado di abbracciare il nostro incantevole Paese nelle sue molteplici forme d’arte. L’espressione del gusto italiano applicato alle sue più svariate declinazioni: design, moda, accessori, buona tavola, turismo e, naturalmente, motori. L’automobile è il fil rouge; l’ambizione è di avere un respiro internazionale. Manzoni ha in lancio cinque modelli quest’anno: un’operazione “titanica” per Ferrari, mai affrontata nella storia. Certo, sono progetti avviati tempo fa, ma l’attività del Centro Stile – racchiuso in un’opera architettonica strabiliante, che lui stesso ha contribuito a ideare – è frenetica. Nonostante ciò, un gruppo di giovani talenti, che spende le giornate a concepire le Ferrari di domani, ha aderito con entusiasmo all’idea di realizzare qualcosa di unico per il lancio di questo giornale e ha disegnato la storia dei motori del Cavallino narrata attraverso dieci tavole straordinarie. Una è in copertina, raffigura la Dino 246 del 1969, anno in cui avevamo interrotto il nostro viaggio (leggete a pag. 24). Ma sono molti altri gli interventi magnifici in questo numero. Sempre dal cuore della “Motor Valley”, Giampaolo Dallara si è messo al volante della sua personale Lamborghini Miura, per la prima volta davanti a un obiettivo e ci ha regalato un sorriso incantato. Horacio Pagani ci ha raccontato di quella valigia piena di sogni, e con dentro cinque lettere vergate da Fangio, che lo ha accompagnato dall’Argentina all’Italia negli anni ’80. Roberto Giolito, Head of FCA Heritage e autore delle linee delle Fiat moderne più di successo, ha sintetizzato i 120 anni del marchio torinese in 12 auto e nel racconto dei suoi tre decenni d’azienda. Poi, che fossimo lanciati nella giusta direzione ce lo ha confermato la BMW, che a fine maggio a Villa d’Este ha svelato la “copia” appena ricostruita – in Italia – della Garmisch di Marcello Gandini, star a Ginevra nel 1970 e poi perduta. Ecco questo è AutoItaliana: sarà in edicola a ogni inizio di stagione. È ora di girare la chiave e partire.

David Giudici

sommario

Cover story

Cover story

Capolavori nascosti Sono da sempre meravigliose opere d’arte racchiuse sotto i cofani i “cuori” delle Rosse. Il Centro Stile Ferrari ha realizzato per noi 10 tavole che sintetizzano 70 anni di evoluzione

Rewind

Rewind

Rileggiamo il passato Dal 1919 al 1969 AutoItaliana ha trattato di motori e di motorsport con un linguaggio autorevole e contemporaneo: in ogni numero pubblichiamo stralci degli articoli che hanno scritto la nostra storia

Forward

Forward

Guardiamo al futuro Le eccellenze del nostro Paese raccontate attraverso uomini, oggetti e fatti che tengono alto il valore del made in Italy nel mondo

Mille Miglia

Mille Miglia

Portfolio Un viaggio col pensiero a ritroso nel tempo per ripercorrere attraverso una galleria di fotografie inedite ed evocative dell’Archivio Novafoto-Sorlini l’impresa rimasta unica di Stirling Moss nel 1955 su Mercedes 300 SLR alla “Corsa più bella del mondo”

Italians

Italians

L’elenco degli autorevoli attori del nostro Paese tra le posizioni che contano nel mondo automobilistico è lungo e prestigioso. Abbiamo selezionato dieci profili: ecco perché sono i più influenti

Ancora una

Ancora una

Una concept car di Gandini presentata a Ginevra 50 anni fa e poi perduta; BMW l’ha ricostruita perché ha dettato lo stile

Ezio Gribaudo

Ezio Gribaudo

Se Giorgetto Giugiaro si rivolge a lui con l’appellativo di maestro, qualcosa vorrà dire... Lo abbiamo incontrato per farci raccontare l’arte dal suo punto di vista

Cartoline dalla Motor Valley

Cartoline dalla Motor Valley

Probabilmente un territorio conosciuto quanto la Silicon Valley, ma molto più “storico”. Siamo andati a fotografare alcuni dei suoi simboli più rappresentativi

Raccomandato

Raccomandato

Tutto ha avuto inizio negli anni ’80 con una valigia: oltre ai sogni di un giovane argentino dotato di straordinario talento e ambizione, racchiudeva cinque lettere di presentazione firmate da Juan Manuel Fangio. Ecco a chi erano indirizzate e come ha avuto origine il mito Pagani

Finalmente mia

Finalmente mia

Neanche trentenne, ha progettato il telaio di una delle supercar più incredibili della storia Lamborghini. Mezzo secolo dopo Giampaolo Dallara ne ha voluta una per sé

Collezionisti di stile

Collezionisti di stile

Anche l’outfit va abbinato con la giusta auto o viceversa. Abbiamo incontrato, nei loro garage, Corrado Lopresto, Riccardo Pozzoli, Andrea Sartori e Tomaso Trussardi

Fabbrica italiana

Fabbrica italiana

I 120 anni della Fiat osservati attraverso lo sguardo “elevato” di Roberto Giolito, che ha vissuto l’azienda per un quarto di quel tempo: in scena 12 protagoniste

Testimone muta

Testimone muta

Un classico “noir” all’italiana: una De Tomaso Deauville blindata che ricompare all’improvviso. Anzi, che torna sulla scena senza che nessuno si ricordi di lei

Puntate sul 9

Puntate sul 9

Un simbolo glorioso, il Quadrifoglio, per Alfa Romeo: quest’anno risplende anche sul fondo di un cronografo Eberhard & Co. in edizione speciale limitata a 250 pezzi

Quattro piatti

Quattro piatti

Davide Oldani è riuscito nella difficile missione di mixare l’alta cucina con gli ingredienti meno nobili. Per noi ha creato un poker di ricette dal gusto motoristico

Seconde vite

Seconde vite

Una posizione affermata nel mondo della moda, poi una virata improvvisa e consapevole: oggi Marcello Mereu è il “Leonardo” del car detailing